lunedì 29 dicembre 2014

Attività per sviluppare le capacità senso-percettive. PARTE SECONDA

MATERIALE:
  • due fogli sovrapposti di cartone grosso. Sul foglio superiore vengono incise delle sagome uguali alle forme di legno che si intende incastrarvi. L'interno di ogni sagoma verrà colorato dello stesso colore delle sagome corrispondenti
  • sagome geometriche di legno colorate (ad ogni forma deve corrispondere un colore)
OBIETTIVO: 
Discriminare i colori e/o le forme
ATTIVITÀ: 
Questa attività permette di lavorare sul riconoscimento delle forme: il bambino deve abbinare ogni forma a quella corrispondente (es: rettangolo rosso, triangolo rosso e cerchio rosso); sui colori: il bambino deve associare il colore della forma a quello del modello (es: rettangolo blu,giallo e rosso); su forma e colore assieme: il bambino deve posizionare le forme nella giusta collocazione sulla base (es: rettangolo rosso in rettangolo rosso, cerchio blu che n cerchio blu ecc..)

venerdì 19 dicembre 2014

Attività strutturate per sviluppare le capacità senso-percettive. PARTE PRIMA

MATERIALE: 
  • un contenitore diviso in tre sezioni ognuna di colore diverso 
  • una scatola vuota 
  • alcuni oggetti dello stesso colore delle sezioni del contenitore
OBIETTIVO: 
Discriminare i colori e seguire un modello
ATTIVITÀ: 
Mettere l'oggetto nel contenitore del colore corrispondente 

lunedì 3 novembre 2014

Le principali opere di Maria Montessori

La bibliografia di Maria Montessori è molto vasta e ampia, in questo post si potrà trovare un elenco delle sue principali opere inerenti all'educazione:
  •   M. Montessori "La scoperta del bambino" Garzanti 1950.
  •   M. Montessori "Il segreto dell'infanzia" Garzanti 1950.
  •   M. Montessori "La mente del bambino" Mente assorbente. Garzanti 1952.
  •  M. Montessori "L'autoeducazione" Garzanti 2000 (prima edizione del 1950.
  •  M. Montessori "Come educare il potenziale umano" 1982 (prima edizione del 1947.
  •  M. Montessori "Dall'infanzia all'adolescenza" 1994 (prima edizione del 1949)
  •  M. Montessori "Psicoaritmetica" Garzanti.
  •  M. Montessori "Il bambino in famiglia" Garzanti.
  •  M. Montessori "Il bambino in famiglia" Garzanti.
  •  M. Montessori "Il metodo della Pedagogia Scientifica applicata all'educazione infantile   nelle Case dei Bambini, Edizione critica" Edizioni Opera Nazionale Montessori, 2000.

giovedì 23 ottobre 2014

Le caratteristiche dell'ambiente montessoriano

Secondo Maria Montessori, il bambino ha la straordinaria capacità di assorbire a livello subconscio attraverso le sue risorse psichiche l’ambiente che lo circonda e, facendolo proprio, sviluppa le facoltà intellettive e costruisce la propria personalità.
Maria Montessori definisce questa eccezionale facoltà del bambino con l’espressione “mente assorbente”, volendo indicare con essa il fatto che il bambino, dal primo istante in cui viene alla luce, inizia un lungo percorso costruttivo. Proprio in quanto il bambino si costruisce attraverso le esperienze che vive, Maria Montessori afferma l’importanza sostanziale dell’ambiente in quanto luogo che offre gli stimoli e le occasioni per attualizzare ed esprimere al meglio le proprie potenzialità.
L’ambiente costituisce quindi il luogo dello sviluppo individuale del bambino e quindi in esso tutto deve poter facilitare il bambino e nulla deve invece essergli di ostacolo.
 L’ambiente deve in tal senso rispondere a caratteristiche ben precise:
  • essere a misura di bambino
  • essere ordinato
  • essere limitato nelle attività che propone
  • essere attraente e curato
L’ambiente dello Spazio Montessori è stato attentamente organizzato seguendo queste indicazioni al fine di:
  •  facilitare il movimento del bambino eliminando eventuali ostacoli fisici
  • proponendogli attività limitate nel numero e presentate con un ordine di sviluppo intellettivo ben preciso, al fine di accompagnare gradualmente la costruzione intellettiva del bambino
  • rivolgendo una particolare attenzione all’armonia estetica che conduce il bambino a sviluppare il senso dell’ordine e l’amore per l’ambiente in cui vive.

venerdì 10 ottobre 2014

Le caratteristiche del materiale montessori

  • Una spinta all'attività: tutti i materiali sono progettati come motivi di attività in quanto invitano al fare in modo irresistibile. Attraverso la loro manipolazione, il bambino scopre una successione di passaggi e, attratto dalla sfida, sviluppa interesse, abilità e conoscenza.
  • Il controllo dell'errore: materiali creati per i primi approcci sono progettati in modo che il controllo dell’errore sia insito nel materiale stesso. Questo permette, anche ad un bambino piccolo, di procedere autonomamente per tentativi ed errori. Nei materiali successivi, quando le capacità sensoriali si saranno raffinate, sarà lo stesso bambino a effettuare l’autocorrezione attraverso la percezione delle differenze.
  • Una base di partenza: ogni materiale  è progettato in modo da essere un trampolino di lancio per successivi sviluppi. 
    Addirittura, come dice la stessa Montessori, il materiale di sviluppo è necessario solo come punto di partenza.
    Come un aeroplano utilizza la pista per elevarsi, così il bambino può utilizzare il materiale per sviluppare quelle competenze di base che poi gli permetteranno di spaziare secondo i propri interessi.
  • Uno stesso materiale tanti percorsi: ogni singolo materiale offre, al suo interno, un ventaglio di attività e di esplorazioni possibili. Il bambino può trovare quella di cui ha bisogno per soddisfare l’esigenza interna che più preme in quel momento. Infatti, ciascun bambino si serve dei materiali secondo i propri bisogni individuali per quanto riguarda la successione delle attività e la loro durata, sviluppando così il proprio personale percorso.
  • Il ruolo dell'adulto: l’adulto ha l’importante compito di conoscere e talvolta interpretare il bisogno e rendere disponibile per la libera scelta il materiale nell’ambiente. Inoltre si pone anche come mediatore tra il bambino e il materiale stesso, pronto a fare volentieri un passo indietro per lasciare che possa cogliere autonomamente ed assorbire le lezioni insite nel materiale. 

http://www.montessoriinpratica.it/web/content/i-materiali-montessori-principali-caratteristiche

lunedì 6 ottobre 2014

In questo post si possono trovare alcune frasi celebri della Montessori riguardo il bambino e l'infanzia:

  1. Il più grande segno di successo per un insegnante … è poter dire: “I bambini stanno lavorando come se io non esistessi.
  2. Una prova della correttezza del nostro agire educativo è la felicità del bambino.
  3. Queste parole rivelano l’intimo bisogno del bambino, ‘Aiutami a fare da solo’.
  4. Il bambino è padre dell’umanità e della civilizzazione, è il nostro maestro, anche nei riguardi della sua educazione.
  5. L’educazione è un processo naturale effettuato dal bambino, e non è acquisita attraverso l’ascolto di parole, ma attraverso le esperienze del bambino nell’ambiente.
  6. Le mani sono gli strumenti propri dell’intelligenza dell’uomo.
  7. Se v'è per l'umanità una speranza di salvezza e di aiuto, questo aiuto non potrà venire che dal bambino, perché in lui si costruisce l'uomo.
  8. Il bambino è insieme una speranza e una promessa per l’umanità.
  9. Per aiutare un bambino, dobbiamo fornirgli un ambiente che gli consenta di svilupparsi liberamente.
  10. La prima premessa per lo sviluppo del bambino è la concentrazione. Il bambino che si concentra è immensamente felice.

venerdì 3 ottobre 2014

La maestra montessoriana

Punti chiave del ruolo di educatrice 
  • ·      Conoscere il materiale: per una conoscenza approfondita del materiale non è sufficiente vederlo o apprenderne l’uso dall’esposizione di un insegnante, è necessario che l’educatrice si eserciti a lungo con esso cercando di apprezzare le difficoltà e l’interesse che ogni oggetto presenta e di interpretare le impressioni che può riceverne il bambino.
  • ·      Curare l’ambiente: l’educatrice prepara, cura e tiene in perfetto ordine l’ambiente, l’ordine è fondamentale per aiutare la “mente assorbente” del bambino nella creazione delle strutture d’ordine su cui si sta costruendo,
  • ·      Lascia libero il bambino di muoversi autonomamente nell’ambiente preparato, sapendo che attraverso il movimento il bambino sta costruendo se stesso,
  • ·      Non propone le attività ma osserva attentamente verso quali il bambino indirizza la sua scelta e le modalità di svolgimento,
  • ·      Interviene in modo discreto solo quando nota che il bambino ha bisogno di essere aiutato,
  • ·      Predispone il necessario per lo svolgimento del lavoro auto-educativo del bambino.

sabato 27 settembre 2014

La casa dei bambini


La prima scuola sotto l’influenza di Maria sarà in Via dei Marsi 58: un’unica grande stanza con un cortile recintato.

La Casa dei Bambini è una vera scuola di educazione, i metodi sono ispirati ai forti principi della pedagogia scientifica, viene seguito lo sviluppo fisico dei bambini, che sono studiati nel loro lato antropologico; gli esercizi dei sensi, del linguaggio e della vita pratica formano le basi principali della cognizione. L’insegnamento è oggettivo e ricco di materiale didattico; la Montessori elimina tavoli pesanti troppo grandi e rigide panche di legno a favore di un mobilio costruito a misura di bambino: piccolo, leggero e facile da spostare. Nella stanza è presente un lavabo molto basso al quale i bambini hanno accesso illimitato, alle pareti sono fissate mensole basse e lunghe con tanti sportelli e cassettini ognuno dei quali è dotato di una chiave e all’interno contiene oggetti di vario tipo. Il materiale proposto è quello già sperimentato con i bambini oligofrenici come ad esempio: oggetti sensoriali per imparare a distinguere la qualità e la grandezza delle cose, scale cromatiche di colori, lettere ritagliate e divise in scatole a scomparti per poi formare delle parole, forme geometriche di varie misure e incastri solidi da smontare a piacere. La parte più bassa delle pareti è decorata con piccole lavagne e gessetti colorati mentre più in alto sono appesi ritratti di famiglia e foto di animali. La Montessori riesce cosi a creare un ambiente a misura di bambino costatandone presto l’effetto benefico, l’ambiente se ben predisposto riduce al minimo l’intervento dell’adulto, punto focale del metodo educativo Montessori.

giovedì 18 settembre 2014

Chi è Maria Montessori?

Maria Montessori (Chiaravalle31 agosto 1870 – Noordwijk6 maggio 1952) è stata una pedagogistafilosofamedico,scienziataeducatrice e volontaria italiana, nota per il metodo che prende il suo nome, usato in migliaia di scuole materne, elementari, medie e superiori in tutto il mondo, ed è stata la prima donna a laurearsi in medicina in Italia.
Fin dai primi anni di studio questa colta ragazza manifesta interesse per le materie scientifiche, soprattutto matematica e biologia. Si iscrive alla Facoltà di Medicina dell'Università "La Sapienza" di Roma, dove sarà la prima donna a laurearsi in medicina (nel 1896) dopo l'unità d'Italia. Maria si dedica con passione e metodo alla ricerca in laboratorio. Oltre ai corsi dibatteriologia e microscopia studia anche pediatria all'Ospedale dei bambini, le malattie delle donne, nei reparti del San Giovanni (Roma), e quelle degli uomini al Santo Spirito (Roma) (due ospedali ancora attivi).
Maria è una studentessa molto capace, tanto che vincerà un premio di mille lire dalla Fondazione Rolli per un lavoro in patologia generale. Nel 1895 Maria vince un posto di "aggiunto in medicina" degli ospedali con il diritto di entrare nella Società Lancisiana riservata ai dottori e professori degli ospedali di Roma. Il suo curriculum risulta eccellente in igienepsichiatria, e pediatria materie che saranno alla base delle sue future scelte. Negli anni che precedono la laurea i suoi impegni di studio si orienteranno sempre più verso ricerche di tipo sperimentale in laboratorio e di osservazione nelle sale del manicomio dell'ospedale di Santa Maria della Pietà di Monte Mario (Roma).
Ottiene la nomina di assistente presso la clinica psichiatrica dell'Università di Roma, in collaborazione con Giuseppe Ferruccio Montesano(con cui ha un sodalizio professionale e affettivo), dedicandosi al recupero dei bambini e delle bambine con problemi psichici, da lei definitianormali.
Attira inoltre la sua attenzione il lavoro svolto da Itard e il suo collaboratore, Edouard Seguin (1812-1880), riguardo alla possibilità di inserimento nella comunità dei bambini e delle bambine anormali, attraverso un percorso di educazione adeguato. Proprio la partecipazione a numerosi convegni pedagogici, in varie città europee, le permetterà di entrare in contatto con la scuola di Itard e Seguin e di apprendere i loro metodi sperimentali di rieducazione dei minorati mentali. Contribuisce con il suo impegno all'emancipazione femminile.
I suoi successi scientifici, conseguiti in un’atmosfera culturale fortemente influenzata dal positivismo, le valsero riconoscimenti e borse di studio, e la portarono a partecipare a una ricerca sui bambini ritardati con un collega, Giuseppe Montesano, a cui fu legata sentimentalmente. Dalla relazione nacque, nel 1898, un figlio, Mario, che partorì di nascosto e affidò a una famiglia. Dopo la morte di sua madre, Maria poté prendere il figlio, ormai quattordicenne, a vivere con sé, dicendo che era un nipote. La rinuncia al figlio e la drammatica fine della sua storia d’amore – dal momento in cui seppe che Montesano avrebbe sposato un’altra donna prese a vestirsi solo di nero, in lutto eterno per quell’amore finito - segnarono senza dubbio un cambiamento fondamentale nella sua vita
 Nel 1907, a San Lorenzo, apre la prima Casa dei Bambini, in cui applica una nuova concezione di scuola d'infanzia: Il metodo della pedagogia scientifica, volume scritto e pubblicato a Città di Castello (Perugia) durante il primo corso di specializzazione (1909). Il testo viene tradotto e accolto in tutto il mondo con grande entusiasmo. Al suo arrivo negli Stati Uniti, nel 1913, il New York Tribune la presentò come the most interesting woman of Europe (la donna più interessante d'Europa). Da quel momento, il suo metodo avrebbe riscosso un buon interesse nel Nord America, col tempo poi affievolitosi, fino al ritorno in auge sostenuto da Nancy McCormick Rambusch, fondatrice, nel 1960, della Società Montessori Americana.
Dal successo dell'esperimento romano nasce il movimento montessoriano, dal quale nel 1924 avrà origine la scuola magistrale Montessori e l'"opera Nazionale Montessori", eretta, quest'ultima, in Ente morale e volta alla conoscenza, alla diffusione, all'attuazione e alla tutela del suo metodo. Maria Montessori ne diviene Presidente onoraria.

giovedì 4 settembre 2014

Vedo questo blog come un' occasione per presentarvi e discutere riguardo la storia e il metodo di Maria Montessori.
Io ho avuto l'opportunità di praticare il tirocinio in un nido montessori, prima di questa esperienza la mia conoscenza si limitava alle informazioni ricevute dai vari corsi di studio universitari, grazie al tirocinio ho potuto vedere il metodo montessori messo in pratica e devo dire che sono rimasta molto colpita.
La mia esperienza purtroppo è durata solo un paio di mesi ma mi sarebbe piaciuto continuare per approfondire ulteriormente il metodo montessori, in questo blog scriverò di lei e delle sue pratiche educative, sentitevi liberi di commentare e se ne avete voglia di raccontare le vostre esperienze.

giovedì 21 agosto 2014

Questa sono io

Ciao a tutti,
mi chiamo Laura, ho 22 anni e sono di Bassano del Grappa, una bellissima cittadina in provincia di Vicenza.
Prima di iniziare il mio blog voglio raccontarvi un po' di me e di quello che vorrei fare nella mia vita.
Vi starete giustamente chiedendo che cosa… vi rispondo subito: diventare educatrice; nello specifico occuparmi della prima infanzia. Per raggiungere il mio obiettivo ho intrapreso gli studi di scienze dell'educazione e della formazione presso l'università di Padova per il primo anno e per i due successivi presso la sede di Rovigo che mi ha permesso di seguire il curriculum di prima infanzia (EPI).
Al momento sto frequentando l'ultimo anno e a breve conseguirò la laurea triennale.