giovedì 23 ottobre 2014

Le caratteristiche dell'ambiente montessoriano

Secondo Maria Montessori, il bambino ha la straordinaria capacità di assorbire a livello subconscio attraverso le sue risorse psichiche l’ambiente che lo circonda e, facendolo proprio, sviluppa le facoltà intellettive e costruisce la propria personalità.
Maria Montessori definisce questa eccezionale facoltà del bambino con l’espressione “mente assorbente”, volendo indicare con essa il fatto che il bambino, dal primo istante in cui viene alla luce, inizia un lungo percorso costruttivo. Proprio in quanto il bambino si costruisce attraverso le esperienze che vive, Maria Montessori afferma l’importanza sostanziale dell’ambiente in quanto luogo che offre gli stimoli e le occasioni per attualizzare ed esprimere al meglio le proprie potenzialità.
L’ambiente costituisce quindi il luogo dello sviluppo individuale del bambino e quindi in esso tutto deve poter facilitare il bambino e nulla deve invece essergli di ostacolo.
 L’ambiente deve in tal senso rispondere a caratteristiche ben precise:
  • essere a misura di bambino
  • essere ordinato
  • essere limitato nelle attività che propone
  • essere attraente e curato
L’ambiente dello Spazio Montessori è stato attentamente organizzato seguendo queste indicazioni al fine di:
  •  facilitare il movimento del bambino eliminando eventuali ostacoli fisici
  • proponendogli attività limitate nel numero e presentate con un ordine di sviluppo intellettivo ben preciso, al fine di accompagnare gradualmente la costruzione intellettiva del bambino
  • rivolgendo una particolare attenzione all’armonia estetica che conduce il bambino a sviluppare il senso dell’ordine e l’amore per l’ambiente in cui vive.

venerdì 10 ottobre 2014

Le caratteristiche del materiale montessori

  • Una spinta all'attività: tutti i materiali sono progettati come motivi di attività in quanto invitano al fare in modo irresistibile. Attraverso la loro manipolazione, il bambino scopre una successione di passaggi e, attratto dalla sfida, sviluppa interesse, abilità e conoscenza.
  • Il controllo dell'errore: materiali creati per i primi approcci sono progettati in modo che il controllo dell’errore sia insito nel materiale stesso. Questo permette, anche ad un bambino piccolo, di procedere autonomamente per tentativi ed errori. Nei materiali successivi, quando le capacità sensoriali si saranno raffinate, sarà lo stesso bambino a effettuare l’autocorrezione attraverso la percezione delle differenze.
  • Una base di partenza: ogni materiale  è progettato in modo da essere un trampolino di lancio per successivi sviluppi. 
    Addirittura, come dice la stessa Montessori, il materiale di sviluppo è necessario solo come punto di partenza.
    Come un aeroplano utilizza la pista per elevarsi, così il bambino può utilizzare il materiale per sviluppare quelle competenze di base che poi gli permetteranno di spaziare secondo i propri interessi.
  • Uno stesso materiale tanti percorsi: ogni singolo materiale offre, al suo interno, un ventaglio di attività e di esplorazioni possibili. Il bambino può trovare quella di cui ha bisogno per soddisfare l’esigenza interna che più preme in quel momento. Infatti, ciascun bambino si serve dei materiali secondo i propri bisogni individuali per quanto riguarda la successione delle attività e la loro durata, sviluppando così il proprio personale percorso.
  • Il ruolo dell'adulto: l’adulto ha l’importante compito di conoscere e talvolta interpretare il bisogno e rendere disponibile per la libera scelta il materiale nell’ambiente. Inoltre si pone anche come mediatore tra il bambino e il materiale stesso, pronto a fare volentieri un passo indietro per lasciare che possa cogliere autonomamente ed assorbire le lezioni insite nel materiale. 

http://www.montessoriinpratica.it/web/content/i-materiali-montessori-principali-caratteristiche

lunedì 6 ottobre 2014

In questo post si possono trovare alcune frasi celebri della Montessori riguardo il bambino e l'infanzia:

  1. Il più grande segno di successo per un insegnante … è poter dire: “I bambini stanno lavorando come se io non esistessi.
  2. Una prova della correttezza del nostro agire educativo è la felicità del bambino.
  3. Queste parole rivelano l’intimo bisogno del bambino, ‘Aiutami a fare da solo’.
  4. Il bambino è padre dell’umanità e della civilizzazione, è il nostro maestro, anche nei riguardi della sua educazione.
  5. L’educazione è un processo naturale effettuato dal bambino, e non è acquisita attraverso l’ascolto di parole, ma attraverso le esperienze del bambino nell’ambiente.
  6. Le mani sono gli strumenti propri dell’intelligenza dell’uomo.
  7. Se v'è per l'umanità una speranza di salvezza e di aiuto, questo aiuto non potrà venire che dal bambino, perché in lui si costruisce l'uomo.
  8. Il bambino è insieme una speranza e una promessa per l’umanità.
  9. Per aiutare un bambino, dobbiamo fornirgli un ambiente che gli consenta di svilupparsi liberamente.
  10. La prima premessa per lo sviluppo del bambino è la concentrazione. Il bambino che si concentra è immensamente felice.

venerdì 3 ottobre 2014

La maestra montessoriana

Punti chiave del ruolo di educatrice 
  • ·      Conoscere il materiale: per una conoscenza approfondita del materiale non è sufficiente vederlo o apprenderne l’uso dall’esposizione di un insegnante, è necessario che l’educatrice si eserciti a lungo con esso cercando di apprezzare le difficoltà e l’interesse che ogni oggetto presenta e di interpretare le impressioni che può riceverne il bambino.
  • ·      Curare l’ambiente: l’educatrice prepara, cura e tiene in perfetto ordine l’ambiente, l’ordine è fondamentale per aiutare la “mente assorbente” del bambino nella creazione delle strutture d’ordine su cui si sta costruendo,
  • ·      Lascia libero il bambino di muoversi autonomamente nell’ambiente preparato, sapendo che attraverso il movimento il bambino sta costruendo se stesso,
  • ·      Non propone le attività ma osserva attentamente verso quali il bambino indirizza la sua scelta e le modalità di svolgimento,
  • ·      Interviene in modo discreto solo quando nota che il bambino ha bisogno di essere aiutato,
  • ·      Predispone il necessario per lo svolgimento del lavoro auto-educativo del bambino.